Vi sentite più al sicuro in una strada poco frequentata o in una affollata? Dopo aver letto questo articolo, cambierete idea…

Vi propongo due situazioni lievemente differenti:

A) E’ pomeriggio inoltrato e state percorrendo una strada abbastanza affollata. Ad un certo punto, un malvivente afferra il vostro cellulare e corre via. Voi, nel tentativo di non lasciarlo andare, perdete l’equilibrio e cadete sull’asfalto.

B) E’ pomeriggio inoltrato e state percorrendo una strada quasi deserta. Ad un certo punto, un malvivente afferra il vostro cellulare e corre via. Voi, nel tentativo di non lasciarlo andare, perdete l’equilibrio e cadete sull’asfalto.

In quale delle due situazioni è più probabile che qualcuno, prontamente, vi soccorra?

Avete risposto la A? Ebbene, la risposta giusta è la B.

E si chiama “Effetto spettatore”.

Alcuni ricercatori (Milgram e Hollander, 1964) hanno affermato che l’individuo che assiste ad una situazione di emergenza, quale ad esempio un’aggressione, vive un conflitto interiore: da un lato è spinto ad intervenire dalle norme morali del vivere sociale, dall’altro è frenato da varie paure (più o meno razionali) relative a cosa potrebbe accadere. Darley e Latanè, due psicologi sociali, sono andati oltre questa teoria, ipotizzando che le norme sociali, in questo caso, possano essere massicciamente indebolite dalla presenza di altri spettatori. Questo avverrebbe per due ragioni interconnesse:

  1. La diffusione della responsabilità, così come della potenziale vergogna per non essere intervenuti (è come se la si dividesse automaticamente in parti uguali per tutti, dunque più gente c’è meno responsabilità e vergogna ho io);
  2. Il lecito dubbio (sebbene non se ne abbia la certezza) che qualcun altro si sia già mosso per soccorrere il malcapitato.

Tale teoria è stata verificata in sede di sperimentazione psico-sociale, per cui gli autori hanno potuto affermare che più spettatori assistono ad un’emergenza, più si riscontra la probabilità che nessuno intervenga o che ci mettano comunque più tempo per farlo.

Secondo questi studiosi, dunque, se siete soli in una stradina sperduta del vostro paesello, potete star più tranquilli che se foste in pieno Corso Buenos Aires a Milano!

https://www.youtube.com/watch?v=ZLFI9S5hAQU&t=152s

 

Dott.ssa Giannalisa Colasuonno

Psicologa Psicoterapeuta e Psicodiagnosta

Corso Umberto I, 26 Grumo Appula (BA)

tel. 366 30 55 032

email: info@studiocolasuonno.com

www.studiocolasuonno.com

BIBLIOGRAFIA

Darley, J.M. & Latané, B. (1968). Bystander intervention in emergencies: diffusion of responsibility. Journal of Personality and Social Psychology, 8(4), 377-383;

Latané, B. & Darley, J. M. (1969). Bystander apathy. American Scientist, 57(2), 244-268;

Milgram, S. & Hollander, P. (1964) Murder they heard. Nation, 198, 602-604.

 

 

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